Rivolta d’Adda (CR), 27 settembre 2023 – Un recente studio dell’Istituto Spallanzani ha approfondito le possibilità di individuare dei marcatori molecolari associati ad una migliore congelabilità del materiale seminale suino. L’abstract del lavoro dal titolo SNPs in boar spermatozoa and their association with semen freezability” sarà presente al prossimo International Congress on Domestic Animal Breeding Genetics and Husbandry, Animal Nutrition, Aquaculture, Apiculture and Veterinary Science dal 18 al 20 settembre a Cracovia.

Lo studio, portato avanti con la collaborazione del Laboratorio di Genetica molecolare e di Seminologia e Crioconservazione dell’Istituto, ha avuto l’obiettivo di valutare l’associazione tra polimorfismi a singolo nucleotide e i fenotipi legati alla congelabilità del seme suino post scongelamento.

In Italia il settore suinicolo è rilevante, sono infatti censiti nell’Anagrafe Zootecnica oltre 32,5 mila allevamenti e 8,7 milioni di suini l’88% dei quali concentrato in allevamenti del Nord Italia. La Lombardia è la principale regione coinvolta nella produzione di suini, con oltre la metà del patrimonio che insiste sul proprio territorio; a seguire per importanza Piemonte e Emilia-Romagna, rispettivamente con quote del 15% e del 12%.

Data l’importanza del settore l’interesse per gli aspetti riproduttivi è alto e gli aspetti relativi alla congelabilità del materiale seminale richiedono ulteriori approfondimenti.

Nello studio dell’Istituto Spallanzani l’elaborazione dei primi dati ha messo in evidenza che gli SNP all’interno dei geni RAB3C e PLBD1 sono promettenti marcatori candidati per l’implementazione di strategie di selezione genetica volte a migliorare la congelabilità del seme nei verri Duroc e Large White.

Le analisi dei fenotipi del materiale seminale sono il risultato della raccolta strutturata di dati del Progetto LEO Livestock Environment Open Data coordinato dall’Associazione Italiana Allevatori e finanziato dalla sottomisura 16.2 PSRN 2014/2020 del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Il Progetto, del quale l’istituto Spallanzani è partner, ha permesso di realizzare un database integrato di livello nazionale contenente dati zootecnici, sanitari e climatici raccolti su milioni di capi e che rappresenta un avanzamento senza precedenti per la qualità, la sostenibilità e la sicurezza delle produzioni animali.