21 marzo 2024, Rivolta d’Adda (CR). I ricercatori dell’Istituto Spallanzani presenti anche quest’anno ad AlgaeFarm evento dedicato al settore della coltivazione delle alghe e microalghe.

Il Polo delle microalghe e Gruppo A2A hanno organizzato il Workshop “Dal digestato ai biostimolanti attraverso le microalghe” che si è tenuto il 21 marzo presso Pordenone Fiere, quartiere fieristico all’avanguardia nel cuore dell’Europa.

Tema della giornata un recente progetto nato dalla collaborazione fra Gruppo A2A, Fondazione LGH e il Polo delle Microalghe, centro di eccellenza situato sul territorio cremonese, del quale l’Istituto Spallanzani è coordinatore.

Il progetto ha avuto quale obiettivo lo sviluppo di una filiera circolare, basata su un innovativo processo di coltivazione microalgale che sfrutta i flussi residui della produzione di biometano, CO2 e digestato, abbondante sul nostro territorio e spesso di difficile gestione. Tali substrati, in combinazione con gli scarti zuccherini dell’industria dolciaria, sono stati oggetto di approfondimento per la loro potenzialità di utilizzo nella crescita delle microalghe successivamente trasformate in un biostimolante per l’agricoltura.

Gli obiettivi del progetto sono stati esposti da Stefania Patrocelli, R&D Project Manager del Gruppo A2A, a seguire, Katia Parati Responsabile del Settore Acquacoltura dell’Istituto Spallanzani è entrata nei dettagli delle attività del Polo delle Microalghe al servizio del territorio per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Valeria Mezzanotte, Professoressa dell’Università di Milano – Bicocca, ha approfondito le caratteristiche delle microalghe e dei processi di digestione anaerobica.

Nel corso della giornata, l’intervento di Elena Ficara, Professoressa del Politecnico di Milano, ha esposto i risultati e le prospettive di uno studio di fattibilità condotto alla scala pilota e Domenico Ronga, Professore dell’Università degli Studi di Salerno, è entrato nelle specifiche delle valutazioni agronomiche e fisiologiche di biostimolanti microalgali.