30 gennaio 2024, Rivolta d’Adda (CR). L’Istituto Spallanzani partecipa alla 116° Edizione della Rassegna Internazionale di Agricoltura in programma a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024.
La Fiera nata nel 1898, ha recentemente accompagnato il mondo agricolo nell’ammodernamento tecnologico con un focus crescente sulle tematiche della sostenibilità ambientale e nell’edizione 2024 raggiunge numeri da record con 11 padiglioni allestiti, 820 espositori e la partecipazione di 20 Paesi stranieri.
L’Istituto organizza il 2 febbraio due incontri di approfondimento sulle tematiche della sostenibilità ambientale.
Il primo intervento dal titolo “Il metabarcoding a servizio dei Green House Gas: nei bovini da carne può un’alimentazione integrata con tannini modulare la popolazione di batteri metanogeni?” presenta il Progetto TvB4Meta. Intervengono Graziella Bongioni, responsabile del Laboratorio di Genetica molecolare e Anna Pozzi ricercatrice dell’Istituto Spallanzani.
L’aumento della concentrazione di CO2 e di gas serra nell’atmosfera è una delle cause principali dei cambiamenti climatici in atto causati anche dall’incremento delle attività antropiche sul pianeta negli ultimi 150 anni, tra cui le attività agricole e di allevamento. Il progetto iniziato nel 2023, ha lo scopo di valutare tramite un approccio di metabarcoding se l’integrazione con polifenoli può contribuire a spostare gli equilibri nella composizione del microbiota. Il progetto è cofinanziato dal FEASR Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 di Regione Lombardia.
L’attività di ricerca è svolta in collaborazione con due allevamenti lombardi di bovini da carne, l’Azienda Agricola F.Oli.Ma.N s.s., l’Azienda Agricola L’Aurora e l’Azienda mangimistica Comazoo Scarl.
L’intervento successivo dal titolo “Conversione del digestato in biostimolanti agricoli attraverso le microalghe: sviluppo di una nuova filiera produttiva”. Presenta un nuovo studio dei ricercatori del Polo delle Microalghe, centro di eccellenza situato sul territorio Cremonese costituito dall’Istituto Spallanzani, dal Polo di Cremona del Politecnico di Milano e dall’Università degli Studi di Milano Bicocca. Una recente collaborazione tra il Polo, il Gruppo A2A e Fondazione LGH, ho portato allo sviluppo di un protocollo di crescita delle microalghe su flussi di scarto sviluppando una filiera circolare. Intervengono su questa tematica, Katia Parati responsabile del settore Acquacoltura dell’Istituto Spallanzani, Elena Ficara del Politecnico di Milano e Stefania Patronelli del Gruppo A2A.
Il processo di coltivazione è sviluppato in più fasi, i flussi residui della produzione di biometano, insieme gli scarti zuccherini dell’industria dolciaria, diventano risorse preziose e substrati efficaci per la crescita delle microalghe, trasformate in seguito in biostimolanti utilizzabili in agricoltura per la crescita degli ortaggi. I risultati di questo progetto, sviluppato alla scala pilota presso il Parco Bioreattori del Polo delle Microalghe, sono promettenti e hanno soddisfatto le attese. L’integrazione della biotecnologia microalgale nella filiera del biometano ne migliorano infatti l’efficienza e la sostenibilità, generando entrate aggiuntive attraverso la commercializzazione di bioprodotti a base di microalghe.
Sede degli incontri: Aula 4 Padiglione 10 dalle ore 10:30
Per maggiori informazioni visita il sito www.fieragricola.it