Sviluppo di Metodi e strumenti per la tutela di una specie a rischio di estinzione: il carpione del Garda (Salmo trutta carpio)

acronimo
SALVACARPIO
ente finanziatore
Regione Lombardia
responsabile
Dr. Katia Parati
data d'inizio
02/12/2008
data di fine
31/03/2012
durata (mesi)
36
sintesi del progetto
Il carpione (Salmo trutta carpio) è una specie endemica presente unicamente nel lago di Garda, ricercata per la qualità della sua carne e per l’alto valore commerciale che mantiene sui mercati locali. Esibisce un comportamento riproduttivo e alimentare caratteristico (doppia frega durante l’anno, planctofaga) e contribuisce a fare del bacino del Po una delle regione più ricche d’Europa in specie endemiche di salmonidi. Un tempo abbondante, da un trentennio la sua popolazione non riesce a invertire una tendenza in continuo declino. Oggi, è inserita nella lista rossa dell’IUCN delle specie in grave pericolo di estinzione. Le cause all’origine di questo declino sono da attribuire all’areale di distribuzione della popolazione molto ristretto, al degrado del suo habitat, alla competizione con delle specie alloctone e alla sovrapesca. Per fronteggiare questa emergenza, il carpione è sottoposto a norme di salvaguardia valide nelle aree lacustri di competenza di tre regioni, norme che prevedono il divieto di pesca durante il periodo riproduttivo e che stabiliscono dei limiti quantitativi di cattura e di misura minima. Da qualche anno sono iniziati i primi interventi di ripopolamento partendo da larve derivanti da uova ottenute da esemplari selvatici pescati. Lo stato attuale della popolazione del carpione richiede tuttavia delle azioni di conservazione programmatiche, orientate verso una migliore conoscenza della biologia della specie in vista dell’avviamento di futuri programmi di ripopolamento. Il presente progetto si propone di studiare in primo luogo le condizioni di allevamento del carpione, dallo stadio di uova embrionato fino al raggiungimento della maturità sessuale. Un protocollo di crioconservazione dello sperma sarà messo a punto in vista dell’allestimento di una criobanca per il carpione. Infine, uno stock di riproduttori a base genetica larga sarà costituito a partire dei soggetti utilizzati nelle prove sperimentali. Le diverse fasi del progetto si declinano secondo quattro azioni principali: 1. il campionamento del materiale biologico e la creazione di popolazioni di riferimento, 2. le prove sperimentali di allevamento, 3. la messa a punto di un protocollo di crioconservazione del seme e l’allestimento di una criobanca, 4. il monitoraggio sanitario. I risultati del progetto forniranno agli enti preposti alla gestione del patrimonio ittico del lago di Garda, nuovi strumenti essenziali per attuare interventi di conservazione efficienti per la salvaguardia del carpione. In particolare, potranno disporre di protocolli di produzione di avannotti basati su una conoscenza consolidata della riproduzione e dell’accrescimento del carpione, delle condizioni di allevamento (protocollo di alimentazione, temperatura, luminosità, qualità dell’acqua) e degli effetti correlati sulla qualità delle uova e degli avannotti (tasso di schiusa, di mortalità e di malformazione). Il campionamento sistematico dei soggetti pescati servirà di base a futuri progetti mirati alla caratterizzazione del pool genetico della specie oggi presente. Un primo passo a favore della conservazione del pool genetico deriverà dalla costituzione di una criobanca contenente lo sperma dei maschi campionati durante il progetto. Futuri sforzi di raccolta del seme di maschi selvatici contribuiranno ad arricchire questa banca biogenetica. Inoltre, il congelamento del seme faciliterà la costituzione, tramite fertilizzazione artificiale, di lotti di avannotti a larga base genetica destinati al ripopolamento. In più, la costituzione di uno stock di riproduttori ad alta variabilità genetica permetterà di incrementare la popolazione di origine salvaguardando la sua fragile integrità genetica e di programmare la produzione di avannotti destinati alle immissione nel lago senza più dipendere dell’incertezza legata alla pesca. Il successo delle azioni di ripopolamento a venire costituisce la chiave di uscita del carpione dalla lista rossa delle specie in grave pericolo di estinzione e la garanzia della preservazione nel bacino del Po della forte diversità genetica della superspecie Salmo trutta. La rinascita della popolazione del carpione va anche vista come una condizione essenziale al mantenimento di una attività di pesca sostenibile, legata alla filiera turismo-ristorazione che costituisce una delle più importanti voci economiche del lago di Garda.
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