Titolo Progetto: CIBOVIVIS
Valorizzazione sostenibile e funzionale di un alimento vitale di nuova generazione con sottoprodotti derivati dalla filiera vitivinicola.
Progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione”
Capofila: Start up CiboCi
Partner: Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, Università degli Studi di Brescia, Cantine Barone Pizzini
Responsabile progetto: Silvia Cenadelli, Istituto Spallanzani
Durata: 24 mesi
Data inizio: dicembre 2022
Il progetto nasce con l’obiettivo di sviluppare un prodotto alimentare originale ed innovativo che integra l’utilizzo virtuoso di sottoprodotti vitivinicoli valorizzando le molecole d’interesse nutraceutico in essi contenute per rendere sempre più competitivo e ricco di eccellenze il territorio lombardo. Il progetto CIBOVIVIS rappresenta un’importante iniziativa in linea con l’Agenda 2030 e focalizzata sulla sostenibilità ambientale, l’economia circolare e la salute umana. In particolare, il modello proposto vuole approfondire ed identificare i composti bioattivi derivati dai sottoprodotti vitivinicoli ed i loro potenziali target biologici, determinare il valore aggiunto che gli estratti addizionati alla matrice apportano al prodotto ed infine descriverne l’effetto biologico con l’obbiettivo di comprendere se il nuovo alimento funzionale è in grado di modulare tali risposte in vitro su modelli cellulari differenti.

Titolo del progetto: TvB4Meta
Il bovino da carne protagonista di uno studio sulla potenzialità di un’alimentazione integrata con Tannini, per modulare la popolazione microbica Batterica responsabile dell’emissione di Gas Metano.
Finanziato da Regione Lombardia PSR 2014-2020 OPERAZIONE 16.2.01 – “Progetti pilota e sviluppo di innovazione”
Capofila: Azienda SO.CO.BE.V.
Responsabile scientifico: Graziella Bongioni – Istituto Spallanzani
Referente di Progetto: Anna Pozzi – Istituto Spallanzani
Partner: Istituto Spallanzani, Società Agricola F.Oli.Ma.N ss, COMAZOO scarl e Azienda SO.CO.BE.V.
Durata: 24 mesi
Data inizio: dicembre 2022 Data fine: dicembre 2024
L’aumento della concentrazione di CO2 e di gas serra nell’atmosfera è la causa principale dei cambiamenti climatici in atto causati, anche, dall’incremento delle attività antropiche sul pianeta negli ultimi 150 anni, tra cui le attività agricole e di allevamento. Il metano è, tra i gas climalteranti, quello maggiormente coinvolto nel riscaldamento globale perché impedisce al calore di dissiparsi dalla terra.
Nei ruminanti il metano è prodotto durante il processo fisiologico della fermentazione enterica, tale processo avviene ad opera di microrganismi (protozoi e batteri) che popolano il rumine e che consentono all’animale di trasformare gli alimenti altamente fibrosi in energia necessaria per produrre latte e carne. I microrganismi metanogenici, attraverso la fermentazione dei carboidrati producono delle proteine microbiche e gli acidi grassi volatili utili per il metabolismo dell’animale ospite e utilizzano i gas prodotti (H2 e CO2) durante tali fermentazioni, per produrre metano.
Lo scopo del progetto è verificare se un’alimentazione integrata con prodotti specifici, è in grado di modulare l’attività del microbioma ruminale e specificatamente dei microrganismi metanogenici, direttamente coinvolti nella produzione di metano.
Il principale obiettivo di questa ricerca è quello di indagare, tramite un approccio di biologia molecolare, la popolazione microbica isolata nelle feci di animali alimentati con due diverse diete (integrata e non), al fine di valutare se l’integrazione con polifenoli può contribuire a spostare gli equilibri nella composizione del microbioma, riducendo la presenza dei batteri direttamente coinvolti nella metanogenesi ruminale.

Titolo Progetto: BIOALERT BIOSICUREZZA E BENESSERE ANIMALE TRA VECCHIE E NUOVE EMERGENZE SANITARIE: Azioni di informazione e dimostrazione.
Progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 201 4-2020, sottomisura 1 .2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione”.
Capofila: Istituto Spallanzani
Responsabile progetto: Marina Montedoro, Istituto Spallanzani
Responsabile scientifico: Silvia Cenadelli, Istituto Spallanzani
Partner: Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca (DABB)
Data Inizio: 29/09/2022  Data fine: 28/09/2024
L’obiettivo principale del progetto è quello di trasferire conoscenze sia di base che altamente specifiche finalizzate al miglioramento della gestione degli aspetti produttivi, ambientali e sostenibili degli allevamenti. La proposta progettuale si basa sull’estrema rilevanza del comparto zootecnico per il territorio lombardo. In particolare, le azioni previste sono rivolte ai settori di cui, come è noto, la Lombardia è leader Nazionale, vale a dire l’allevamento bovino e bufalino, suino e degli avicoli. Tuttavia, nonostante il comparto zootecnico lombardo sia tecnologicamente molto avanzato sotto tutti gli aspetti sia produttivi che manageriali, non è esente da problematiche legate alla biosicurezza e al benessere animale. Pertanto, nell’abito del progetto verranno affrontati gli svariati aspetti legati a queste due tematiche principali partendo dalle nozioni e buone pratiche in ambito di biosicurezza per prevenire l’ingresso di infezioni negli allevamenti e di controllarne la diffusione per poi affrontare le tematiche legate alle strategie finalizzate al raggiungimento di un adeguato stato di benessere degli animali allevati trattando argomenti di grande attualità quali, ad esempio, l’uso responsabile del farmaco, ed in particolare degli antibiotici, finalizzato al contrasto del fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Il progetto prevede sia azioni di informazione che di dimostrazione presso allevamenti tecnologicamente avanzati e sostenibili.

Titolo Progetto: Blockfood, utilizzo della blockchain nella filiera agroalimentare
Progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 201 4-2020, sottomisura 1 .2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione”.
Data Inizio: 29/09/2022  Data fine: 28/09/2023
Responsabile scientifico: Silvia Cenadelli, Istituto Spallanzani
Il progetto affronta la tematica specifica della blockchain, con l’obiettivo di favorire e trasferire le conoscenze di questa nuova tecnologia promuovendone le potenzialità di utilizzo e di miglioramento nella gestione dell’allevamento e delle produzioni agro-alimentari, tra le quali le filiere del latte, carne, pane e le applicazioni nella grande distribuzione. Lo scopo è quello di evidenziare i risultati delle sperimentazioni ottenute dalla blockchain in alcune filiere agroalimentari, avvicinare il maggior numero di utenti per valorizzare le produzioni locali, attraverso l’intera filiera produttiva e con particolare riguardo alle filiere con certificazione obbligatoria o con adesione a marchi riconosciuti.

Titolo Progetto: GENAPIS
Ultra-Barcoding per la tutela e tracciabilità nel settore apistico.
Progetto finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
Coordinatore: Marina Montedoro, Istituto Spallanzani.
Responsabile Scientifico: Caterina Cambuli, Istituto Spallanzani.
Durata: 24 mesi
Data di inizio: novembre 2021
Data di fine: novembre 2023
Il Settore Apistico negli ultimi anni ha subito forti fluttuazioni di produzione dovute ad eventi metereologici sfavorevoli che hanno assunto un carattere di maggiore frequenza e intensità anche in conseguenza ai cambiamenti climatici in atto. L’introgressione genetica dovuta all’utilizzo di ibridi continua a compromettere le caratteristiche e la capacità di adattamento della sottospecie Apis mellifera ligustica. Le aziende apistiche, inoltre, sono sempre più esposte alle criticità del mercato del miele con la necessità di interventi urgenti finalizzati alla valorizzazione del miele e dei prodotti dell’alveare del territorio nazionale.
Il Progetto proposto ha l’obiettivo di promuovere l’applicazione di metodiche di genomica applicata e di Next Generation Sequencing (NGS) in due linee di azione principali: selezione e capacità di adattamento a supporto della tutela delle sottospecie nazionali e valorizzazione delle produzioni attraverso la loro caratterizzazione territoriale. Le tecnologie NGS hanno la capacità di sequenziare, in parallelo, milioni di frammenti di DNA, le applicazioni in ambito di metagenomica, DNA Barcoding e Ultra Barcoding, consentono interessanti possibilità nel settore che saranno sviluppate nella ricerca proposta.

Per partecipare al Progetto compila il modulo di adesione.

 

Titolo Progetto: CRIOGERM
Crioconservazione del germoplasma di riproduttori di interesse genetico per la tutela di razze caprine autoctone a rischio estinzione.
Finanziatore: Regione Lombardia, PSR-FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, MISURA 10. – “Pagamenti agro climatici ambientali”, SOTTOMISURA 10.2 – “Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura”, OPERAZIONE 10.2.01 – “Conservazione della biodiversità animale e vegetale”.
Capofila: Istituto Spallanzani
Responsabile progetto: Roberto Puglisi
Partner: Associazione Nazionale Pastorizia (Assonapa)
Data Inizio: giugno 2021
Data fine: giugno 2023
Il progetto ha l’obiettivo di creare una Criobanca di materiale seminale ai fini della tutela della biodiversità e della conservazione delle risorse genetiche delle popolazioni caprine autoctone. Le attività, partendo dal patrimonio d’informazioni già in possesso di Assonapa, prevedono la raccolta di materiale seminale da riproduttori di maggiore interesse genetico ed il loro congelamento presso l’Istituto. Tale materiale verrà altamente caratterizzato per quanto riguarda la qualità attraverso approcci analitici classici ed avanzati per identificare potenziali difetti riproduttivi a garanzia della funzionalità del germoplasma stoccato. La ricerca prevede, inoltre, ulteriori approfondimenti sulla potenziale fertilità dei soggetti campionati attraverso l’utilizzo delle tecniche di fecondazione in vitro in grado di evidenziare la reale capacità degli spermatozoi di fecondare gli ovociti e di sostenerne il corretto sviluppo embrionale. La Criobanca sarà realizzata per cinque razze caprine a rischio estinzione: Orobica, Frisa Valtellinese, Bionda dell’Adamello, Lariana e Verzaschese.

Linee Guida  | Nota Tecnica |  Presentazione CRIOGERM | Presentazione BIODIVERSITA’

Acronimo: AVITEC

Titolo: Tecnologie innovative atte ad aumentare la produttività e la sostenibilità dell’allevamento avicolo lombardo: azioni informative e dimostrative
Progetto PSR 2014-2020 Regione Lombardia (Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo Rurale: l’Europa Investe nelle zone rurali). Capofila: Distretto della Filiera Avicola Lombarda (DFA) sede nel comune di Brescia Partner: Istituto Spallanzani (IS) sede di Rivolta d’Adda.
Data inizio: 19 Giugno 2020
Data fine:19 dicembre 2022
Responsabile progetto: Mario Crescenti (DFA)
Coordinatore: Marina Montedoro (IS)
L’obiettivo principale del progetto è quello di trasferire conoscenze sia di base che altamente specifiche finalizzate al miglioramento della gestione degli aspetti produttivi, ambientali e sostenibili dell’allevamento avicolo. Lo scopo, inoltre, è quello di promuovere le potenzialità degli operatori, in termini di gestione ottimale dell’allevamento, favorendo l’introduzione dell’innovazione tecnologica affinché si arrivi ad una zootecnia che attraverso la valutazione e il monitoraggio continuo, permetta la riduzione dell’uso di farmaci, l’aumento della sostenibilità ambientale anche e soprattutto legata allo smaltimento della pollina e ne aumenti il benessere animale. Il progetto, attraverso due sotto-progetti, prevede sia azioni dimostrative che azioni di informazione. Le ricadute progettuali hanno notevoli potenziali ripercussioni pratiche e immediate a livello aziendale in quanto la proposta mira a fornire indicazioni il più oggettive possibili sulle tecnologie disponibili nel loro insieme, partendo dalla loro descrizione, al loro corretto utilizzo nella pratica. Le azioni, infatti, sono pensate affinché gli allevatori e gli addetti ai lavori possano raggiungere la massima consapevolezza in piena autonomia su quanto è a loro disposizione per poter valutare se adottare o meno le soluzioni proposte in base alle singole esigenze. La sensibilizzazione verso le azioni individuate nel progetto rappresenta il necessario presupposto per un’attività imprenditoriale consapevole che coniughi la gestione degli animali allevati con una maggiore sostenibilità aziendale e ambientale a garanzia di un miglior prodotto e maggior margine economico nel rispetto dell’ambiente e delle buone pratiche di benessere animale.

TITOLO: AquaTech4Feed Novel sustainable Aquaculture Technologies for the production of innovative Feeds for improved fish stocks AquaTech4Feed.
Bando: Era Net Blue Bio- PRIORITY AREA Exploring improvements in Fisheries and Aquaculture.
Partner: Ellenica Agricoltura Demeter Institute of Technology of Agricultural; Products (Coordinatore);Università di Malta dipartimento di Scienze degli Alimenti e Nutrizione;Istituto Spallanzani;Bantry Marine Research Station; ATB – Leibniz-Institut für Agrartechnik Horticultural Engineering; Università di Almeria, Dipartimento di Biologia e Geologia; Teagasc Food Research Centre; G-Fish, Teagasc Center.
Data inizio: 14 maggio 2020
Data fine: 14 novembre 2022
Il progetto AquaTech4Feed ha come obiettivo lo sviluppo di un nuovo processo di produzione di acquacoltura sostenibile basato sulla produzione di mangimi proteici ad alto valore nutritivo che utilizza le acque reflue  dell’acquacoltura provenienti dal sistema di acquacoltura a ricircolo (RAS). L’obiettivo è quello di migliorare le produzioni del pesce e la qualità del prodotto finale mediante lo sviluppo di nuovi mangimi costituiti da fonti proteiche alternative, come insetti, alghe, lenticchie d’acqua, microbiomi (bioflocs), Nuove tecnologie e nuovi processi di produzione verranno sviluppati e applicati per garantire la sicurezza dei nuovi mangimi. Il progetto prevede prove di alimentazione orata e trota in diversi stadi del ciclo vitale, al fine di valutare le produzioni ittiche e definire i benchmark di produzione e qualità. In particolare l’Istituto Spallanzani si occuperà di valutare, all’interno del proprio impianto ittico RAS, le nuove diete sperimentali su riproduttori di orata,. svolgendo delle prove alimentari e andando a verificare l’impatto di tali diete sulle performance riproduttive e sul benessere dei pesci.

Titolo Progetto di Formazione: Il Benessere nell’Allevamento della Specie Suina

Coordinatore: Marina Montedoro, Istituto Spallanzani
Referente: Silvia Cenadelli – mail: silvia.cenadelli@istitutospallanzani.it
Finanziatore: Regione Lombardia, Operazione 1.1.01 “Formazione e acquisizione di competenze”, Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Dal 12 Ottobre al 3 dicembre 2020
Sede: Istituto Spallanzani, Loc. La Quercia, 26027 Rivolta d’Adda (CR)
Obiettivo corso: trasferire conoscenze al fine di promuovere le potenzialità degli operatori del settore e favorire il miglioramento della gestione e del benessere animale negli allevamenti lombardi.
Argomenti: pratiche di trattamento e di alloggiamento che influenzano il benessere, lo sviluppo e la salute degli animali. Aggiornamento relativo al sistema Classy Farm, biosicurezza, gestione del farmaco e strategie gestionali nell’attività di allevamento. Scarica la locandina del Corso.

Titolo Progetto di Formazione: Applicazione del D.lgs. 09-04-2008, n. 81 “Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza Sul Lavoro” con particolare riferimento ai rischi legati all’influenza aviare.

Coordinatore: Marina Montedoro, Istituto Spallanzani.
Referente: Valeria Bornaghi  mail: valeria.bornaghi@istitutospallanzani.it
Finanziatore: Regione Lombardia, Operazione 1.1.01 “Formazione e acquisizione di competenze”, Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Dal 7 ottobre al 21 dicembre 2020,  Brescia.
Obiettivo corso: Approfondire le tematiche relative all’applicazione del D.lgs. 09-04-2008, n. 81 “Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza Sul Lavoro” e delle Misure di prevenzione individuale indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità soprattutto in presenza di un focolaio di influenza aviare.
Argomenti: sicurezza, applicazione dei corretti protocolli da adottare al fine di evitare l’espandersi dell’epidemia, indicazioni ed istruzioni a scopo profilattico e terapeutico.
Il corso è gratuito e riservato agli addetti del settore agricolo. Scarica la locandina del Corso.

Titolo Progetto di Formazione: Applicazione del D.lgs. 09-04-2008, n. 81 “Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza Sul Lavoro” con particolare riferimento ai rischi legati all’influenza aviare.

Coordinatore: Marina Montedoro, Istituto Spallanzani.
Referente: Valeria Bornaghi  mail: valeria.bornaghi@istitutospallanzani.it
Finanziatore: Regione Lombardia, Operazione 1.1.01 “Formazione e acquisizione di competenze”, Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Dal 16 novembre 2020 al 1 marzo 2021, Mantova.
Obiettivo corso: Approfondire le tematiche relative all’applicazione del D.lgs. 09-04-2008, n. 81 “Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza Sul Lavoro” e delle Misure di prevenzione individuale indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità soprattutto in presenza di un focolaio di influenza aviare.
Argomenti: sicurezza, applicazione dei corretti protocolli da adottare al fine di evitare l’espandersi dell’epidemia, indicazioni ed istruzioni a scopo profilattico e terapeutico.
Il corso è gratuito e riservato agli addetti del settore agricolo. Scarica la locandina del Corso.

Titolo Progetto di Formazione: Biotecnologia microalgale integrata alla gestione degli effluenti zootecnici per la riduzione delle emissioni ammoniacali.

Coordinatore: Marina Montedoro
Referente: Katia Parati   mail: katia.parati @stitutospallanzani.it
Finanziatore: Regione Lombardia, Operazione 1.1.01 “Formazione e acquisizione di competenze”, Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Da giugno 2021
Sede Corso: Istituto Spallanzani, Loc. La Quercia, 26027 Rivolta d’Adda (CR)
Obiettivo corso: trasferire le alternative disponibili sul mercato per la riduzione del carico di azoto ammoniacale e nitrico dai reflui zootecnici e dei digestati. Conoscere l’utilizzo delle microalghe quale nuova biotecnologia in grado di ridurne il carico ammoniacale.
Argomenti: panoramica del quadro normativo vigente e delle tecnologie per la depurazione degli effluenti, con particolare riferimento all’utilizzo delle microalghe, quale nuova biotecnologia, economica e efficiente, in grado di ridurre il carico ammoniacale derivante da reflui zootecnici.
Il corso è gratuito e riservato agli addetti del settore agricolo. Scarica la locandina del Corso.

Titolo Progetto di Formazione: Tutela della Biodiversità, valorizzazione dell’allevamento di razze caprine autoctone.

Coordinatore: Marina Montedoro, Istituto Spallanzani.
Referente: Caterina Cambuli – mail: caterina.cambuli@istitutospallanzani.it Finanziatore: Regione Lombardia, Operazione 1.1.01 “Formazione e acquisizione di competenze”, Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Da marzo 2021
Sede: Istituto Spallanzani, Loc. La Quercia, 26027 Rivolta d’Adda (CR)
Obiettivo Corso: valorizzare l’allevamento di razze caprine autoctone e integrare le tematiche attuali sulla tutela della biodiversità, l’ecologia e la sostenibilità ambientale con il valore tradizionale espresso nell’allevamento delle razze locali. Argomenti: allevamento inserito nel contesto ambientale, aspetti sanitari, basi della selezione, opportunità della genetica molecolare al fine di preservare la variabilità genetica delle razze a rischio estinzione.
Il corso è gratuito e riservato agli addetti del settore agricolo. Scarica la locandina del Corso.

Acronimo: AGRI HUB
Titolo del progetto: Sviluppo ed integrazione tecnologica di una piattaforma High-Throughput per il miglioramento sostenibile dei processi produttivi delle filiere dell’agroalimentare.
Bando Call HUB Ricerca e Innovazione. Regione Lombardia, Programma Operativo Regionale 2014-2020. Obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”, cofinanziato con il FESR.
Partner: PTP Science Park(capofila), Istituto Spallanzani, Crea, Clever Bioscience s.r.l, Agroalimentare Sud S.p.A., NGB Genetics s.r.l., Nuova Genetica Italiana s.r.l., CIB Service s.r.l.
Responsabile Scientifico, Istituto Spallanzani: Roberto Puglisi
Il progetto intende realizzare e promuovere un HUB Tecnologico con i seguenti obiettivi:
1) Obiettivi di ricerca: lo sviluppo di specifici progetti di innovazione tecnologica che coinvolgano imprese e start up del settore agroalimentare per accrescere il know-how dell’Hub stesso e favorire la crescita del sistema delle imprese operanti in Lombardia.
2) Obiettivi di Sviluppo ed Integrazione Tecnologica: lo sviluppo di metodologie innovative e high throughput da integrare alle tecnologie già disponibili presso il Polo della Ricerca di Lodi e le aziende li incubate, per offrire un servizio completo e competitivo a favore delle diverse realtà aziendali dell’agroalimentare in Lombardia.
3) Obiettivi di Trasferimento delle Conoscenze prodotte in Agri Hub: lo sviluppo di un piano di comunicazione e disseminazione per promuovere il Polo della Ricerca di Lodi e i risultati del progetto Agri Hub tramite: i) organizzazione di workshop e seminari tecnico-scientifici; ii) pubblicazioni scientifiche in modalità open access; iii) carta servizi condivisa.
Le tematiche che saranno affrontate nelle diverse Work Package sono: sviluppo di nuove tecnologie per l’arricchimento di terreni agricoli e digestati grazie all’uso di nuovi formulati e miscele di microorganismi tramite il supporto di analisi chimico-fisiche, microbiologiche e di matagenomica; quantificazione su diversi genotipi di mais, erba medica e soia degli effetti delle tecnologie messe a punto; sviluppo di strategie agronomiche e genetiche di contrasto alla sindrome della sterilità del baccello in soia. Nel progetto l’Istituto Spallanzani sarà impegnato nell’identificazione e valutazione in vitro dell’effetto di nuovi formulati a base di peptidi attivi con azione antimicrobica per impiego in zootecnia.

Acronimo: SABANA
Titolo: Sustainable integrated algae biorefinery for the production of bioactive compounds for agriculture and aquaculture.
Progetto europeo H2020: Research and Innovation program, Grant Agreement No. 72787.
Partner: University of Almeria (UAL) Spain RTO (Coordinator); Aqualia (AQA) Spain – Industrial; Westfalia-GEA (GEA) Germany; Industrial Karlsruhe Institute Technology (KIT) Germany – RTO; Biorizon Biotech S.L. (BZN) Spain – Industrial; Mikrobiologicky ustav – AVCR, v.v.i. (IMIC) Czech Republic – RTO; Universita degli studi di Milano (UNIMI) Italy – RTO; Agricola Italiana Alimentare (AIA) Italy – Industrial (Istituto Spallanzani: subcontractor AIA);Universidad de las Palmas-Spanish Bank of Algae (BEA) Spain – RTO;Széchenyi István University (SZE) Hungary – RTO; Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione (CIB) Italy – Industrial.
Responsabile scientifico del progetto: FRANCISCO GABRIEL ACIEN FERNANDEZ – Università di Almeria (Spagna).
Responsabile Attività per Istituto Spallanzani: Parati Katia -Istituto Spallazani
Data inizio:  dicembre 2016
Data fine: dicembre 2020
Il Progetto SABANA prevede lo sviluppo di una bioraffineria su larga scala basata su un sistema integrato a base di microalghe per la produzione di biostimolanti e biopestici in agricoltura e di mangimi e additivi in acquacoltura, utilizzando acqua di mare e nutrienti provenienti da scarti del comparto agro-zootecnico. L’obiettivo è quello di ottenere un processo a rifiuti-ZERO a una scala industriale fino a 5 ha, sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico.
L’Istituto Spallanzani, in collaborazione con AIA (brand Veronesi), è coinvolto nella verifica di diete sperimentali a base di microalghe su pesci di interesse zootecnico al fine di verificarne efficacia e salubrità.
Un primo test è attualmente in corso: 2 diverse specie microalgali (Nannochloropsis gaditana, Scenedesmus almeriensis) notoriamente ricche in contenuto proteico, lipidico e in molecole antiossidanti e immunostimolanti (Sanchez et al., 2008; Krienitz et al, 2006; Lubian et al, 2000; Mahmoud et al., 2018) sono state utilizzate quale sostituto parziale (10%) della farina e dell’olio di pesce per la formulazione di mangimi sperimentali. Tali diete sono attualmente in fase di verifica su giovani storioni (specie, Acipenser baeri) presso l’impianto d’acquacoltura dell’Istituto Spallanzani.

Acronimo: LEO
Titolo: Livestock Environment Open Data
Partner: Associazione Italiana Allevatori (Coordinatore); Istituto Sperimentale Italiano L. Spallanzani; Università Cattolica; Consdabi; BluArancio
Il progetto, sviluppato nell’ambito del PSRN Misura 16 Cooperazione Sottomisura 16.2, ha durata settennale. Le azioni in capo allo Spallanzani riguardano aspetti di tipo: seminologico, genetico molecolare, citogenetico. Tra 2017 e 2018 sono stati identificati, messi a punto e validati i protocolli relativi alla raccolta di informazioni sulla fertilità maschile attraverso analisi sul seme dei riproduttori inclusa la verifica dell’identità del riproduttore stesso e l’analisi cariologica come screening su campioni di razze a bassa numerosità di individui o a rischio di estinzione. Visita il sito del Progetto LEO

Acronimo: MEDIT-REPRODUCTION
Titolo del Progetto: “MEDIterranean Trout REsearch&RePRODUCTION – Sviluppo di metodi per la conservazione, la riproduzione e l’allevamento intensivo di una specie pregiata ed innovativa d’acque interne: la trota mediterranea o macrostigma”. Bando: PON FEAMP – MISURA 2.47 INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA – Regione Sicilia.
Partner: Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri” (Coordinatore)
Istituto Spallanzani
Distretto Pesca e crescita blu – COSVAP
Responsabile per l’Istituto Spallanzani: Katia Parati
Data inizio: 2019
Data fine: 2021
Il Progetto ha l’obiettivo di creare una criobanca del seme di trota macrostigma ed uno stock di riproduttori selezionati geneticamente attraverso lo sviluppo di protocolli di identificazione dei singoli individui (riproduttori e discendenza) che siano da supporto ad un centro zootecnico-ittiogenico; tale centro opererà sulla conservazione delle biodiversità ittica attraverso la programmazione degli incroci nelle specie ittiche, utilizzando strumenti genetici quale l’assegnazione di parentela a posteriori, al fine di evitare fenomeni di consanguineità (inbreeding) per il rilascio nell’ambiente di progenie ad alta variabilità genetica.
La regione Sicilia da alcuni anni ha implementato una serie di attività tendenti a sviluppare una realtà imprenditoriale, multifunzionale ed integrata, che miri alla valorizzazione delle aree interne attraverso l’allevamento intensivo di alcune specie pregiate d’acque interne fortemente alternative, tra cui la trota macrostigma (Salmo cettii). Lo sviluppo di metodi per l’allevamento intensivo di alcune di queste specie, come per esempio la trota mediterranea, potrebbe diventare strumento utile non solo per azioni di ripopolamento per questa specie che è considerata da tempo in via d’estinzione, ma anche in ambito sanitario e zootecnico, allo scopo di introdurre una nuova specie acquicola indenne dalle principali patologie e selezionata geneticamente. Il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1) mantenere ed allevare riproduttori geneticamente puri ed indenni da SEV e NEI (Categoria I) a scopo di conservazione della biodiversità dei ceppi selvatici e di quelli zootecnici;
2) il rilascio nei siti idonei di avannotti geneticamente puri, indenni e vaccinati che andranno a ricostituire la popolazione autoctona;
L’attuazione di questi obiettivi passerà attraverso il controllo della riproduzione artificiale e delle tecniche di allevamento, l’utilizzo dei sistemi di marcatura individuali (microchip e fingerprinting genetico), lo sviluppo di linee di controllo specifiche e l’automazione dell’acquisizione dei dati biometrici.

Acronimo: BIOPRODUCT
Titolo: “BIOraffineria integrata a base di microlaghe per la PRODUzione sostenibile di mangimi alternativi in aCquacolTura.
Bando: PON FEAMP – MISURA 2.47 INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA – Regione Sicilia.
Partner:
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri” (Coordinatore)
Istituto Spallanzani
Distretto Pesca e crescita blu – COSVAP
Responsabile per l’Istituto Spallanzani: Katia Parati
Data inizio: 2019
Data fine: 2021
La proposta progettuale mira ad attuare un metodo innovativo basato sulle microalghe per la valorizzazione delle acque provenienti dagli impianti di acquacoltura, del loro riutilizzo e riciclaggio che consenta, da un lato, di ridurne il carico di nutrienti migliorando quindi la compatibilità ambientale del settore e, dall’altro, di produrre una biomassa microalgale da valorizzare nel settore mangimistico.
La pescicoltura marina in Sicilia ha una produzione di circa 3000 tonnellate/anno, di cui circa 1.800-2.000 t di spigole ed orate, che ammontano a circa il 15% della produzione nazionale. L’acquacoltura presenta però un impatto ambientale sugli ecosistemi acquatici, in quanto i prodotti di scarto (principalmente fosforo e azoto) si accumulano a valle. L’idea progettuale si sviluppa nell’ambito del concetto di bioraffineria e di economia circolare, risponde cioè all’esigenza di migliorare l’impiego efficiente delle risorse sfruttando e valorizzando scarti e sottoprodotti delle attività produttive ed al contempo riducendo le emissioni di sostanze inquinante in ambiente, attraverso approcci gestionali e tecnologici integrati. L’obiettivo principale è dunque di sviluppare una bioraffineria a base di microalghe integrata e sostenibile da cui estrarre una gamma di prodotti per il settore dell’acquacoltura, utilizzando acqua e sostanze nutritive recuperate da acque di provenienza dagli impianti di acquacoltura e consentendo al contempo di migliorare il bilancio ambientale delle attività del comparto agroindustriale.

Acronimo: NEWTECH
Titolo: New Technologies for Cheese production
Coordinatore: Andrea Galli, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – zootecnia ed acquacoltura (CREA-ZA) sede di Lodi.
Partner: Istituto Spallanzani (IS) sede di Rivolta d’Adda.
Data inizio: luglio 2017
Data fine: giugno 2020
Responsabile per l’Istituto Spallanzani: Graziella Bongioni
Il progetto NEWTECH si pone l’obiettivo di sviluppare tecniche avanzate a supporto della valutazione dell’autenticità delle produzioni DOP nel settore lattiero-caseario nazionale, studiare a livello sperimentale l’effetto dell’uso di derivati anidri del latte nella produzione di formaggi industriali ed infine mettere a punto un nuovo sistema in spettrometria nel vicino infrarosso (NIR) per valutare le proprietà strutturali dei formaggi.  Nell’ambito del progetto   l’Istituto Spallanzani è coinvolto nella linea di ricerca “Approcci innovativi per la lotta alla contraffazione nelle produzioni DOP del settore caseario (Grana Padano)”. Il Grana Padano è infatti fra i prodotti più “copiati” al mondo e ciò ha determinato negli anni lo sviluppo di tecniche sempre più sofisticate per la sua caratterizzazione, a difesa della sua autenticità. A tal riguardo, l’analisi del DNA potrebbe consentire di verificare la tracciabilità di filiera valorizzando le produzioni e tutelando sia i produttori, che operano nel rispetto dei disciplinari, sia i consumatori. Nello specifico, l’analisi delle informazioni ottenute dallo studio delle variazioni nella diversità genetica complessiva della microflora e dei “residui vegetali” dell’alimentazione nel latte, opportunamente elaborate mediante approcci bioinformatici e statistici, consentirà di mappare il latte ed il formaggio in funzione di polimorfismi, che potranno essere utilizzati come potenziali marcatori per test di analisi della biodiversità e della tracciabilità.

Acronimo: NEW4REP
Titolo: Tecnologie innovative nella riproduzione bovina e suina per una nuova redditività dell’allevamento lombardo: azioni informative e dimostrative.
Progetto PSR 2014-2020 Regione Lombardia (Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo Rurale: l’Europa Investe nelle zone rurali).
Capofila: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – zootecnia ed acquacoltura (CREA-ZA) sede di Lodi.
Partner: Istituto Spallanzani (IS) sede di Rivolta d’Adda.
Data inizio: 2 ottobre 2017
Data fine:1 ottobre 2019
Coordinatore: Francesca Petrera (CREA-ZA)
Referente interno: Valeria Bornaghi (IS)
Il progetto nasce allo scopo di fornire e trasferire agli allevatori Lombardi conoscenze finalizzate al miglioramento della gestione degli aspetti riproduttivi, presupposto del miglioramento genetico e degli aspetti qualitativi e quantitativi dell’allevamento bovino e suino. Il progetto prevede sia azioni di informazione che azioni dimostrative pensate affinché gli allevatori e gli addetti ai lavori possano raggiungere la massima consapevolezza nell’ adottare le soluzioni proposte in base alle singole esigenze.
Le azioni di informazione prevedono la disseminazione di nozioni di base e specialistiche rilevanti per gli imprenditori moderni, risultate delle ricerche scientifiche e dall’ esperienza di campo. I momenti informativi riguardano: le modalità di rilievo dei calori, il tipo di seme da impiegare, il protocollo di induzione degli estri, le strumentazioni e le tecnologie più avanzate per la gestione dell’Inseminazione Artificiale (IA) e il monitoraggio della mandria.
Le azioni dimostrative prevedono attività pratica sia in laboratorio che in campo quest’ultima supportata da ”aziende pilota”. Le azioni dimostrative serviranno a spiegare, dimostrare e far verificare agli operatori le potenzialità e l’utilità di alcune recenti tecnologie e strumentazioni nel campo della riproduzione animale.
La sensibilizzazione verso le azioni individuate nel progetto rappresenta il necessario presupposto per un’attività imprenditoriale consapevole che coniughi la gestione della mandria con una maggiore sostenibilità aziendale, la garanzia di un miglior prodotto e maggior margine economico.

Titolo: Il Polo Microalghe – Le Microalghe per il trattamento e la valorizzazione di reflui e sottoprodotti agro-zootecnici e caseari
Progetto Cariplo (Intervento Emblematico Maggiore per la Provincia di Cremona
Capofila: Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani
Partner: Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Cremona, Università degli Studi di Milano Bicocca (DISAT), Centro di Ricerca per le Produzioni Foraggere e Lattiero Casearie, Provincia di Cremona, Ente Regionale per i Servizi all’ Agricoltura e alle Foreste (ERSAF)
Data inizio: 1 settembre 2016
Data fine: 30 agosto 2020
Responsabile: Katia Parati
La proposta progettuale origina dall’aver identificato nella provincia di Cremona il contesto ideale per tecnologie e dei processi basati sull’impiego delle microalghe. Cremona è infatti una Provincia prettamente agricola, considerata per oltre la metà del proprio territorio “zona vulnerabile” secondo la “Direttiva Nitrati” (676/91/CE). I nitrati provenienti da fonti agricole sono una delle cause d’inquinamento delle acque e possono comprometterne l’uso potabile. Il lattiero-caseario è uno dei settori industriali più rilevanti in provincia, di cui è anche leader regionale nell’export. Lo sviluppo di vie di valorizzazione dei sottoprodotti alimentari che non trovano attualmente impieghi consolidati, se non il declassamento a rifiuto con conseguente spesa di smaltimento, rappresenta pertanto un’opportunità per il territorio cremonese. Le tecnologie microalgali sono qui proposte sia come risposta ad esigenze specifiche del territorio sia come opportunità per lo sviluppo di innovativi ed interessanti mercati nel settore della bioeconomia. Questo progetto si propone la realizzazione di un centro di sperimentazione, lo sviluppo di tecnologie innovative e di progetti imprenditoriali finalizzati alla mitigazione dell’impatto dei reflui e sottoprodotti di origine zootecnica e agro-alimentare e alla trasformazione di questi in nuovi prodotti da valorizzare in differenti settori già consolidati sul territorio, quali il cosmetico, mangimistico, energetico e agricolo.

Acronimo VADEMECUM
Titolo: VAlorizzazione e DEpurazione di reflui e scarti agroindustriali MEdiante la Creazione di Una bioraffineria a base Microalgale.
Data inizio: 2016
Data fine: 2018 

Capofila:Politecnico di Milano Dip. Di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA)
Partner: Istituto Sperimentale Italiano L. Spallanzani
Il progetto si propone di sviluppare una bioraffineria a base di microalghe integrata e sostenibile su scala pilota da cui estrarre una gamma di prodotti per il settore dell’acquacoltura, utilizzando acqua e sostanze nutritive recuperate da acque reflue e digestati che consenta di migliorare il bilancio ambientale delle attività del comparto agroindustriale.

Acronimo: MICROFLOWER
Titolo: “Characterization of high-biological-value microalgae and model-based optimization of growth to upgrade the floristic facilities”
Progetto Cariplo (Bando con scadenza: “Ricerca integrata sulle biotecnologie industriali”)
Capofila: Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani
Partner: Università degli Studi di Pavia
Responsabile: Dr.ssa Katia Parati
Data inizio: 01/03/2015
Data fine: 01/03/2017
Gli studi esistenti relativi al complesso mondo delle microalghe e ai loro derivati indicano che questi microrganismi sono potenzialmente in grado di rivoluzionare un gran numero di settori biotecnologi tra i quali quello farmaceutico, nutrizionale e nutraceutico, cosmetico, bioenergetico e dell’acquacoltura. Questi microrganismi hanno già caratterizzato una vasta gamma di applicazioni, ma ci sono numerose potenzialità ancora da esplorare. A tal fine è attiva una importante attività internazionale di ricerca e sviluppo, anche per garantirne una produzione economicamente sostenibile. L’Italia, pur in crisi economica e finanziaria, accusa una mancanza di investimenti nel settore, a discapito del futuro delle proprie piccole e medie imprese. E’ pertanto prioritario sviluppare un’attività di ricerca applicata nel settore, con il supporto del settore secondario. L’ idea progettuale si basa sullo sviluppo innovativo di un sistema biotecnologico basato sul processo produttivo del fitoplancton. I risultati che si otterranno da questa ricerca saranno: – l’individuazione di ceppi algali finalizzati all’estrazione di molecole bioattive di interesse per i settori cosmetico, farmacologico e nutraceutico; – sviluppo di un processo di coltivazione sperimentale strutturato all’interno di aziende specifiche ai fini della loro riqualificazione. Il sistema innovativo messo a punto in questa ricerca risulterà pertanto un modello sperimentale ecosostenibile trasferibile presso le aziende legate al settore specifico.

Acronimo: MICROGATE
Titolo: “Use of microalgae to mitigate nitrogen pollution from agricultural wastewaters”
Progetto Cariplo (Bando con scadenza: “Ricerca sull’inquinamento dell’acqua e per una corretta gestione della risorsa idrica”)
Capofila: Politecnico di Milano
Partner: Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani
Responsabile: Katia Parati
Data inizio: 01/03/2015
Data fine: 01/03/2017
Il presente progetto mira alla verifica della fattibilità dell’utilizzo delle microalghe per rimuovere l’azoto ammoniacale dalle acque di rifiuto di origine agro-zootecnica come soluzione tecnicamente semplice al problema dell’inquinamento da nitrati delle acque superficiali e sotterranee. Lo studio si focalizza su reflui provenienti da impianti di biogas sui quali saranno ottimizzati metodi separativi solido/liquido per ottenere frazioni adeguatamente chiarificate e idonee al passaggio di luce. Su tali reflui verranno coltivati in laboratorio inoculi microalgali e la comunità fitoplanctonica e microbiologica verrà caratterizzata dal punto di vista biologico, per velocità di crescita e stato metabolico. Verrà quindi stimata la resa depurativa relativa ai nutrienti. Infine, sulla base dei dati sperimentali, i ceppi più idonei al trattamento verranno posti in coltura in una vasca prototipale all’aperto valutando la resa di processo e la produzione di biomassa algale.   Per approfondimenti sul Progetto MICROGATE.

Acronimo: PROLIFIC
Titolo: Pluridisciplinary study for a RObust and sustainabLe Improvement of Fertility In Cows
Partner: Jöelle Dupont, Coordinatore INSTITUT NATIONAL DE LA RECHERCHE AGRONOMIQUE (INRA) France; AARHUS UNIVERSITET (AU) Denmark CONFEDERACION DE ASOCIACIONES DE FRISONA ESPANOLA (CONAFE) Spain
INRA TRANSFERT S.A. IT France TEAGASC – AGRICULTURE AND FOOD DEVELOPMENT AUTHORITY (TEAGASC ) Ireland LATTEC IS (Lattec) Denmark
SERVICIO REGIONAL DE INVESTIGACION Y DESARROLLO AGROALIMENTARIO DEL PRINCIPADO DE ASTURIAS (SERIDA) Spain TECHNOLOGIES SRL (ST) Italy STICHTING DIENST LANDBOUWKUNDIG ONDERZOEK (DLO) Netherlands SKANESEMIN EK FOR (SM) Sweden SVERIGES LANTBRUKSUNIVERSITET (SLU) Sweden THE SCOTTISH AGRICULTURAL COLLEGE (SAC ) United Kingdom UNION NATIONALE DES COOPERATIVES AGRICOLES D’ELEVAGE ET D’INSEMINATION ANIMALE (UNCEIA) France
Responsabile: Paola Roncada
Data inizio: 01-02-2013
Data fine: 31-1-2017 (48 mesi)
Sito web: www.euprolific.eu
Il progetto Prolific è un progetto europeo-del settimo programma quadro, azione KBBE.La selezione genetica intensiva nelle vacche da latte ha portato ad una produzione molto elevata di latte ma problematiche legate alla fertilità. La sostenibilità del sistema allevatoriale delle vacche da latte deve essere in grado di manatenere gli standard di performance riproduttiva e produttiva anche se con vincoli imposti dalle condizioni ambientali e le pratiche di allevamento. Lo scopo strategico di questo progetto è di trovare nuovi modelli e nuovi strumenti per la gestione aziendale dell’allevamento in grado di migliorare la fertilità delle vacche da latte. Questo obbiettivo sarà raggiunto attraverso un approccio multisciplinare che consenta di avere soluzioni innovative per un miglioramento robusto e soprattutto sostenibilie della fertilità delle vacche da latte, anche in relazione a schemi di alimentazione differenti. Il progetto è strutturato in quattro workpackages di Ricerca e SVILUPPO oltre a workpackages di dimostrazione, e management e dissemination.
TechnologieS è coinvolta principalmente nel WP 2 , che si occupa di identificare geni e percorsi coinvolti nell’adattamento della funzione riproduttiva in differenti condizioni ambientali, soprattutto rivolti alla riduzione dell’alimentazione in vista di un allevamento più sostenibile. In particolare il laboratorio di proteomica è impiegato nella ricerca e sviluppo di marcatori proteomici in differenti sistemi cellulari e tessutali, in sinergia con l’integrazione dei dati omici, (metabolomici e genomici) provenienti dagli altri partner coinvolti.

Acronimo: ImPARAS
Titolo: Improving Allergy Risk Assessment Strategy for New Food Proteins
Partner: Kitty Verhoeckx- TNO- Olanda (coordinatore) Austria, Belgio, Croazia, Romania, Grecia, Cipro, Gran Bretagna, Germania, Svezia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Ungheria, Italia, Irlanda, Israele, Lussemburgo, Malta, Norvegia,
Polonia,Portogallo,Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia
Responsabile: Paola Roncada (nominata dal MIUR)
Data inizio: 08/12/2014
Data fine: 08/12/2018 (48 mesi)
Sito web: www.imparas.eu
Il progetto IMPARAS fa parte del progetto europeo COST- Cooperation in Science and Technology, nel dominio FA- Food and Agricolture, FA 1402.
A casua della continua crescita della popolazione mondiale dai 7 miliardi di oggi ai 9 miliardi previsti nel 2050, dovremo affrontare una riduzione della disponibilità di sorgenti proteiche per consumo umano del futuro prossimo, Per questa ragione, l’azione europea Horizon 2020 ha incluso la direttiva: ” bioeconomia europea sostenibile: colmare il divario tra le nuove tecnologie e il loro miglioramento’ all’interno del proprio programma di ricerca. La valutazione della sicurezza alimentare è un importante requisito prima che un nuovo cibo venga introdotto sul mercato, Questa valutazione include l’analisi del pericolo microbiologico e tossicologico così come il rischio di allergie alimentari. Da un punto di vista industriale, è necessario avere:
1) strumenti di screening per la allergenicità di nuove o modificate proteine alimentari; 2) la valutazione veloce del rischio durante lo sviluppo di un nuovo prodotto e 3) una strategia migliorativa di valutazione del rischio accettata dagli organismi regolatori. Questa nuova rete scientifica e multidisciplinare migliorerà strategie per predire l’allergenicità di proteine nuove o modificate che non sono state precedentemente identificate. Questo permetterà il trasferimento di progressi scientifici alle industrie alimentari europee e cambierà l’opinione pubblica al riguardo della sicurezza di nuovi cibi sostenibili, come ad esempio gli insetti.

Acronimo: Bruc MED NET
Titolo: Improvement of epidemiological and serological tools for diagnosis and control of Brucellosis in the Mediterranean region
Partner: Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”Manuela Tittarelli Italy (coordinatore)Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia Italy Hellenic Agricultural Organization DIMITRA,Veterinary Research Institute of ThessalonikiGreece, National Institute for Agrarian and VeterinarianResearch, Portugal
Institut de la recherche Veterinaire de Tunisie, Tunisia Istituto Sperimentale Italiano L. Spallanzani, ItalyFaculty of Veterinary Medicine, Benha University,Egypt.
Responsabile: Paola Roncada
Data inizio: aprile 2016
Data fine: aprile 2019
Sito web: http://www.arimnet2.net/
Il progetto Bruc MED NET fa parte della rete ERA-NET ARIMNet2 Transnational Joint Call. Il progetto BrucMedNet in accordo con l’obiettivo A3 del bando ARIMNet2 “Lo sviluppo di una produzione sostenibile nel contesto di aumentando ecologiche e climatiche sollecitazioni – le sfide del Mediterraneo comuni in salute animale e vegetale “, si concentra sul miglioramento della salute animale per un migliore prevenzione delle malattie negli esseri umani. Questo obiettivo generale sarà ottenuto attraverso una serie di attività volte a migliorare la diagnosi, il controllo, l’eradicazione della brucellosi con azioni di sanità pubblica per monitorare la diffusione del contagio e migliorare la consapevolezza sulla dell’importanza della malattia.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
1) Sviluppare e perfezionare pannelli MLVA per B. melitensis e B. abortus
2) Sviluppare un server web per i dati Brucella VNTR;
3) Caratterizzare il proteoma superficiale e sub-superficiale di B. melitensis ed epitopi immunoreattivi
4) Sviluppare nuovi strumenti diagnostici sierologici per la strategia DIVA, per migliorare il controllo della brucellosi
Il progetto avrà una durata complessiva di 3 anni. Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra menzionati, BrucMedNet è diviso in 4 work packages (WP). L’istituto Spallanzani è coordinatore del WP2, Proteome characterisation of Brucella and identification of immunoreactive proteins.

Acronimo: WEL4DOP
Titolo: Individuazione di marcatori molecolari per un sistema integrato e sostenibile di allevamento bovino basato sul benessere a supporto delle produzioni DOP.
Partner: Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani (ISILS); Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi economica agricola-Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lattiero-casearie, CREA_FLC; Centro di Ricerca per la produzione delle carni e il miglioramento genetico del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica agricola, CREA-PCM;
Coordinatore: Andrea Galli
Responsabile: Graziella Bongioni
Referente interno: Caterina Cambuli
Data di inizio: 20/03/2015 (decreto)
Data di fine: 31/12/2017
Il progetto s’inserisce in quanto previsto per il Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale per gli anni 2014 – 2020, nell’area d’intervento sull’aumento sostenibile della produttività, della redditività e dell’efficienza delle risorse negli agroecosistemi. Gli argomenti affrontati nel progetto rientrano inoltre nell’ambito dell’approfondimento dei temi del’EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita” che ha posto la riflessione in modo interdisciplinare su tutto il sistema agroalimentare, agricolo e ambientale, con lo scopo di arrivare ad una “nuova visione di sistema” incentivante l’equilibrio tra le esigenze di sostentamento dell’uomo e quelle del pianeta. La proposta si sviluppa in quattro workpakages:
WP1 – Coordinamento.
WP2 – Individuazione di marcatori molecolari caratterizzanti l’efficienza metabolica e lo stato immunitario.
WP3 – Individuazione di marcatori biologici e molecolari caratterizzanti il benessere e la longevità.
WP4 – Diffusione e valorizzazione dei risultati.

Titolo: Progetto regionale per la creazione di nuclei di selezione genetica per la resistenza alla Scrapie.
Partner: UO Veterinaria della DG Salute- Regione Lombardia(coordinatore);Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLER); Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, Milano (subcontractor)
Responsabile: Graziella Bongioni
Referente interno: Caterina Cambuli
Data inizio: 03/11/2014
Data fine: 02/11/2016
Il progetto ha lo scopo di supportare il lavoro di selezione per la resistenza genetica alla Scrapie del patrimonio ovino Lombardo. Al fine di tutelare il patrimonio ovino e consentire il ripopolamento degli allevamenti sede di focolaio è necessario aumentare il livello di resistenza delle greggi di razze di interesse locale, incrementando la frequenza dell’allele ARR e riducendo progressivamente la frequenza dell’allele ARQ, attraverso l’incentivazione all’adesione al piano di selezione. La selezione per la resistenza alla Scrapie deve essere effettuata prendendo in considerazione anche aspetti relativi all’imbreeding degli allevamenti. L’Istituto Spallanzani si occuperà di effettuare uno studio sulla variabilità genetica delle razze ovine coinvolte nel Progetto al fine di evitare problematiche associate alla consanguineità nell’allevamento ovino.
Lo studio prevede la messa a punto di un Chip di SNPs specifico per gli studi di variabilità genetica presso la piattaforma genetica del Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Istituto.
L’attività del progetto prevede inoltre un ampio screening sui genotipi del gene della Proteina Prionica effettuata dall’ IZSLER che comprende tutti i capi presenti negli allevamenti aderenti.
Il progetto consentirà di avere le basi per la creazione di “nuclei di selezione virtuali” al fine di migliorare la disponibilità di capi geneticamente resistenti alle encefalopatie spongiformi trasmissibili.

Acronimo: PerCaso
Titolo: Prevention of diseases through Evaluation of the genetic Resistence in CAttle, Sows and Ovin.
Partner: Convenzione IZSLER-IS
Responsabile: Graziella Bongioni
Referente interno: Caterina Cambuli
Data di inizio: 01/06/2014
Data di fine: 31/05/2017
Il Progetto crea le basi per un ampia ricerca focalizzata sullo studio della resistenza genetica alla Neospora caninum, un importante causa di aborti infettivi nei bovini. Le ricerche sulla resistenza alle malattie sono complesse, ma, attualmente, trovano supporto nelle recenti tecnologie (Nex-Generation sequencing, Chip di SNPs ad alta densità) che consentono di accrescere il numero di informazioni sul genoma utilizzabili per studi associativi. L’agente eziologico è un protozoo parassita intracellulare obbligato che infetta ruminanti (quali ospiti intermedi) e canidi (quali ospiti definitivi). A livello globale, le perdite medie dovute ad aborti indotti da N. caninum sono state stimate in 1.298,3 milioni di dollari, circa due terzi delle perdite sono sostenute dalla filiera lattiero casearia. Oltre ai danni economici dovuti all’aborto si aggiungono le perdite per un intervallo di interparto prolungato, la riforma anticipata degli animali e la diminuzione della produzione di latte. Il Progetto prevede un’indagine epidemiologica effettuata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna al fine di verificare lo stato attuale della diffusione del parassita. L’Istituto Spallanzani si occuperà di creare una Biobanca di campioni biologici, con specifiche caratteristiche fenotipiche associate alla patogenesi, che consentirà, in future ricerche, di individuare degli aplotipi associati ad una minore suscettibilità alla malattia.

Titolo: Cosmesi Kilometro zero
Capofila: Technologies
Partner: Istituto Spallanzani; Azienda vitivinicola biologica Barone Pizzini.
Data di inizio: 31/07/2015
Data di fine: 31/12/2015
Responsabile: Alex Severgnini
Il progetto ha quale obiettivo principale la valorizzazione di sottoprodotti del settore vitivinicolo (vinacce, raspi e foglie di vite) al fine di ottenere fitocomplessi da utilizzare nell’ambito dell’industria cosmetica.
I sottoprodotti di interesse saranno sottoposti ad un metodo estrattivo innovativo basato su un sistema solido liquido di tipo dinamico. L’innovazione di processo è data dal mancato utilizzo di solventi chimici a cui è stata preferita acqua osmotica leggermente acidificata. L’utilizzo di questa metodologia innovativa permette di preservare al massimo la struttura e l’integrità dei fitocomplessi estratti, oltre ad avere una valenza ambientale, rispetto alle metodologie tradizionali, che utilizzano solventi con problematiche di smaltimento.
I prodotti estratti, ricchi in principi attivi di interesse per il settore cosmetico, saranno testati al fine di rilevare il loro effetto sulla resistenza cellulare a fattori di stress, in particolare, al danno da radicali liberi dell’ossigeno (ROS) indotto da radiazioni UVA, principale fautore dell’invecchiamento cellulare.
Attività di comunicazione:
Comunicati stampa Agrocosmesi green | Comunicato Stampa Vinitaly 2016 | Cartello POR_FESR

Acronimo: NoPain
Titolo: Una cosmetica garantita senza sperimentazione animale – sviluppo di un modello in vitro ad alta efficienza informativa.
Progetto Fondazione Cariplo (Erogazioni Emblematiche Provinciali 2013).
Capofila: Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani
Data inizio: 1 settembre 2014
Data scadenza: 31 settembre 2016
Il progetto NoPain prevedeva, quale obiettivo generale, lo sviluppo di un test in vitro ad alta efficienza informativa per la valutazione dell’attività e della tossicità di principi attivi utilizzati in cosmetica.
Linee cellulari di fibroblasti umani, cellule più comuni nel derma responsabili delle caratteristiche di elasticità e tonicità della pelle, hanno rappresentato il modello per lo sviluppo dei test di valutazione in vitro. Vista la crescente attenzione verso il riutilizzo di scarti agro-industriali, il materiale oggetto di sperimentazione è stato identificato nei fitocomplessi estratti dalle foglie di vite, vinacce e raspi quali sottoprodotti più interessanti e promettenti del settore vitivinicolo molto ricchi di ingredienti vegetali considerati “sani” per altre filiere produttive. Tale attività ha portato all’acquisizione delle metodiche per la loro liofilizzazione e per l’estrazione dei relativi fitocomplessi, la cui attività biologica sulle cellule è stata in seguito valutata con particolare riferimento alla possibile tossicità ed effetti antiossidanti.

Acronimo: JEF
Titolo: “Provision of modern, affordable and sustainable energy services to rural poor communities in West African countries from Jatropha curcas oil: an integrated approach based on technological transfer and capacity building improvement”