La mastite è una delle principali problematiche della bovina da latte, sia per l’elevata frequenza con cui si presenta, sia per le pesanti perdite produttive che causa negli allevamenti. La gravità e la persistenza delle infezioni all’origine della mastite sono il risultato di una complessa interazione tra aspetti ambientali e gestionali, caratteristiche di resistenza degli animali e azione dei patogeni responsabili della patologia.
L’attività del Progetto intende affrontare il problema mastite da due punti di vista diversi, ma complementari, quello della genetica dell’animale e quello del principale patogeno, S. aureus, calando a livello applicativo le conoscenze acquisite in precedenti attività di ricerca degli enti coinvolti.
In particolare l’istituto si occuperà di testare su bovine di razza Frisona allevate in Lombardia, marcatori genetici di resistenza alla mastite, già identificati in precedenti attività di ricerca. Il primo obiettivo riguarda la validazione in campo di distinti SNP del DNA su bovine nelle quali siano stati messi in evidenza valori persistentemente alti o bassi di Conta delle Cellule Somatiche (CCS).
I risultati saranno costituiti da marcatori molecolari validati in campo, che costituiranno la base per un test per l’identificazione di tori e vacche più resistenti alla mastite. Gli SNP saranno poi utilizzabili come criteri di selezione per la resistenza alla malattia. Questi marcatori consentono inoltre di approfondire i meccanismi biologici associati alla risposta ad una infezione complessa come quella che causa la mastite. Principali destinatari delle innovazioni prodotte saranno gli operatori del comparto agro-alimentare e zootecnico.