ACQUACULTURA, TUTELA BIODIVERSITÀ E BENESSERE PESCI

 

Istituto Spallanzani (Cr), Università di Parma, Consorzio Pescatori Dilettanti, Centro Ittico Valdastico, Aquaprogram Srl gli attori del progetto a sostegno della biodiversità finanziato da Regione Veneto

Rivolta d’Adda, 16 Febbraio – “La tutela della biodiversità è uno degli obiettivi che muove le politiche e le azioni dell’Istituto Spallanzani. È con orgoglio, pertanto, che presentiamo il progetto che ha consentito, grazie alla sinergia tecnica di partner competenti del territorio Padano-Veneto e ad un finanziamento di Regione Veneto, di costituire la prima criobanca del seme di trota marmorata a livello nazionale. Un potente strumento utile a tutelare biodiversità e benessere di questa specie endemica italiana ad elevato rischio di estinzione”.

Con queste parole Ettore Prandini, Presidente dell’Istituto Spallanzani di Rivolta d’Adda (Cr),  spiega il motivo dell’urgenza del progetto “Crioconservazione dello sperma di marmorata e costituzione di una banca del seme della specie”, avviato in collaborazione con il Consorzio Pescatori Dilettanti, Centro Ittico Valdastico, Aquaprogram Srl e l’Università di Parma e sostenuto finanziariamente nel 2017 dalla Regione Veneto, con l’obiettivo di migliorare e semplificare la produzione di trote marmorate agendo sui processi di produzione delle uova, aumentando quindi la variabilità genetica con seme proveniente da maschi selvatici. In questo senso, a novembre 2017, l’Istituto Spallanzani ha organizzato un corso, all’interno della sede dell’Associazione Bacino Acque Fiume Brenta a Bassano del Grappa (Vi) e del Centro Ittico di Valdastico, rivolto agli operatori del settore e riguardante la crioconservazione del materiale seminale, la sua raccolta, diluizione e osservazione al microscopio della motilità spermica.

 “Grazie a questo progetto – continua Prandini – è stata istituita presso la sede di Rivolta d’Adda (Cr) dell’Istituto Spallanzani la prima criobanca italiana per il seme di trota marmorata e, ad oggi e dopo soli pochi mesi d’attività, conta più di 60 campioni di materiale seminale di differenti riproduttori. Un potente strumento, quindi, in grado di aumentare la potenziale popolazione riproduttiva, garantendo così al contempo le combinazioni genetiche atte alla conservazione della variabilità di una importante specie endemica italiana ad elevato rischio di estinzione. L’impegno da parte di tutti gli aderenti al progetto – conclude il presidente – sarà quindi quello di far crescere la struttura, operando ad ogni stagione riproduttiva per garantire così un concreto aiuto al settore in un’ottica di benessere per i pesci”.

Le attività, infine, sono proseguite a gennaio 2018, presso il Centro Ittico di Valdastico, con prove di fertilità del seme congelato su uova di trota marmorata e con la verifica delle percentuali di fecondità, di schiusa e di sopravvivenza delle larve dando dei risultati incoraggianti.

 “La trota marmorata – aggiunge Marina Montedoro, Direttore dell’Istituto di Rivolta d’Adda – è una specie endemica del distretto ittiogeografico Padano-Veneto e rappresenta una delle più importanti entità faunistiche di maggior interesse nel panorama europeo. Infatti, la sua forte concentrazione numerica e di areale, associata anche alla diminuzione della purezza della specie ed al suo inserimento fra le specie in pericolo, hanno reso necessaria la creazione della criobanca del seme. Questa – conclude Marina Montedoro – ci permetterà di aumentare la potenziale popolazione riproduttiva e garantire al contempo le combinazioni genetiche atte alla conservazione della variabilità genetica di una specie endemica italiana ad elevato rischio di estinzione”.

Comunicato Stampa

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