Il 26 e 27 gennaio, l’Istituto Spallanzani ha partecipato al congresso di Acquacoltura Aquafarm a Pordenone con tre interventi sull’utilizzo delle microalghe quale biotecnologia da sfruttare e valorizzare in ambito ambientale ed economico e sulle loro grandi potenzialità in campo cosmetico.

Nella sessione dedicata alla Vertical Farm, l’Istituto Spallanzani ha presentato alcuni risultati del progetto Microflower, “Conversione a colture microalgali ad elevato valore aggiunto per la riqualificazione di serre florovivaistiche” – Katia Parati, un progetto che prevede l’utilizzo di microalghe quale nuova biotecnologia per il rilancio delle serre floristiche in declino, mentre nella sessione di Algocoltura è stato presentato il progetto “Il Polo delle Microalghe” – Le microalghe per il trattamento e la valorizzazione dei reflui e sottoprodotti agro-zootecnici e caseari” – Katia Parati, il cui obiettivo è quello di sfruttare la capacità delle microalghe di trasformare reflui agro-zootecnici e sottoprodotti lattiero caseari in prodotti di nuova origine, valorizzandone le produzioni in differenti settori quali quello mangimistico, cosmetico, nutraceutico, bioenergetico e agricolo.
Infine, sempre nella Sessione di Algocoltura, l’Istituto Spallanzani è intervenuto con la presentazione “Microalghe nella cosmesi: risorsa emergente di sostanze funzionali” – Silvia Cenadelli, in cui si è parlato delle grandi potenzialità delle microalghe in campo cosmetico, in gran parte ancora inesplorate.

L’Intervista: Alghe, un’opportunità per i florovivaisti